I dolci che hanno reso… dolce lo scorso anno
Dolce’ è un termine decisamente gradevole, che può indicare una persona con una bella sensibilità e un comportamento affettuoso ma soprattutto indica come vocabolo culinario un alimento contraddistinto da elementi quali lo zucchero e/o il miele e che solitamente, servito a fine pasto come dessert o gustato come desiderio improvviso, regala piacevoli emozioni a chi ha la fortuna di portarlo al palato. La tradizione partenopea ha tanti dolci che la caratterizzano da secoli, ma vi sono pasticceri in Campania che con entusiasmo, fantasia e grande maestria, spesso unendo tradizione e innovazione, hanno fatto parlare di loro nel 2016: ecco alcuni dolci coi loro relativi autori che hanno reso speciale e decisamente… dolce l’anno finito da non molto.
SFOGLIACAMPANELLA di Vincenzo Ferrieri (Napoli) – Un vero successo quello conquistato da Vincenzo Ferrieri, figlio d’arte da tempo impegnato nella pasticceria di famiglia a Piazza Garibaldi a Napoli. Da poco ha inaugurato nel Centro Storico della città partenopea un locale che porta il nome della sua ultima creazione: la Sfogliacampanella. In questo caso si uniscono due dolci classici napoletani, vale a dire la sfogliatella riccia e il babà. È una sfogliata a forma di campana, all’interno viene spennellato abbondantemente del cioccolato, viene poi inserito un cucchiaio di crema di ricotta finissima disponibile in vari gusti (classica, al caffè, all’arancia, al pistacchio e non solo), al centro vi è un pezzo di babà napoletano e viene inserita ancora ricotta. Alla fine, viene spalmato nuovamente il cioccolato puro come a dolce chiusura della campana, il dolce va appoggiato su un ripiano di carta capovolto rispetto alla posizione in cui viene riempito e alla fine vi è una colata di cioccolato sulla punta.
VIA COL VENTO di Pasquale Colmayer (Napoli) – Alcune idee, specialmente se dolci, nascono per caso, magari dopo vari tentativi, frutto di esperienze e di sogni. È sicuramente un’idea vincente quella di Pasquela Colmayer che da tantissimi anni ha conquistato tantissimi cittadini napoletani: il Via Col Vento. Questo dolce che ha ricevuto molte imitazioni è, come lo definisce lo stesso autore, il dolce che piace anche a chi di solito non ama i dolci: ha una forma a ciambellina, tra le labbra si presenta soffice e dal gusto zuccherino. Nato nudo e semplice, con la caratteristica copertura bianca della granellatura di zucchero, oggi è presentato anche con una golosa guarnizione di crema alla nocciola e cioccolato bianco, ma è possibile su ordinazione anche averne con crema chantilly, crema pasticcera e pistacchio. Segreta è la ricetta del Via Col Vento, palese è il suo successo, così grande che Pasquale Colmayer ha rinnovato un laboratorio con vendita diretta solo di questo dolce a pochi passi dalla pasticceria in Via Pietro Giannone, quartiere Arenaccia a Napoli.
FIOCCO DI NEVE di Ciro Poppella (Napoli) – Leggero e al tempo stesso gustosissimo, niveo come la neve: in breve si potrebbe descrivere così il Fiocco di Neve creato da Ciro Poppella nel suo laboratorio nel quartiere Sanità a Napoli, registrando un entusiasmo tra i clienti che ha permesso a questo dolce di essere conosciuto in tutta la regione Campania. Ciro Poppella desiderava usare la ricotta, ingrediente molto adoperato in tanti dolci della tradizione partenopea e meridionale in generale, in maniera diversa e così ha inventato un dolce che si presenta come una pallina di pasta brioche che risponde alle labbra in una prima illusione di decisa resistenza e invece si presenta soffice e ripiena di una vellutata (come una nuvola) crema al latte, ricotta e panna fresca, in più è presente un ingrediente segreto che lo stesso Ciro non vuole rivelare.
ZIZZINELLA di Giuseppe Palumbo (Roccapiemonte, SA) – Esempio di un dolce innovativo che in realtà racchiude elementi tipici campani è sicuramente la Zizzinella, che già dal nome fa capire la forma del dolce: un seno materno. All’interno di essa si può trovare ricotta di bufala e confettura di pomodoro San Marzano, il dolce è poi caratterizzato da Fiano di Avellino, nocciole di Giffoni e una lacrima di sciroppo di amarena. In provincia di Salerno si parla tantissimo di questo dolce, ma grazie al passaparola oramai è apprezzato anche in altre zone, dalle quali molti partono per poterlo assaggiare.
ROCCOBABÀ di Emilio Goglia (Casal di Principe, CE) – Emilio Goglia, Emilio Il Pasticciere come viene chiamato a Casal di Principe, ha l’entusiasmo nel sangue e tanta passione per l’arte della pasticceria, ma soprattutto ama la tradizione partenopea e proprio per onorarla ha riflettuto a lungo su una innovazione da proporre ai suoi affezionati numerosi clienti. Emilio si è concentrato sul babà napoletano e un bel giorno ha deciso di proporlo in veste di semifreddo. Il Roccobabà, chiamato così in onore dello stilista Rocco Barocco che ha tanto apprezzato questo dolce, è un babà dalla forma rotondeggiante presentato in varie dimensioni, ricoperto di crema al cioccolato e con una cornice di panna.